Cuba nel cuore (e nel cuore di Cuba)
“Quali sono 4 cose che ti sono rimaste nel cuore o 4 parole che ti vengono in mente pensando al tuo viaggio a Cuba?”
I colori di Cuba
Tutti quelli a cui ho posto questa domanda hanno dato come prima risposta i colori. E con me, che amo qualunque cosa trasmetta gioia, hanno sfondato una porta aperta. I colori delle case de L’Avana, di Trinidad e di molti piccoli paesini, quelli che riempiono le strade ancor più di vivacità e di luminosità. Azzurro, rosso, giallo, verde…tutti! Ma anche quelli delle macchine, americane e d’epoca, di colori accesi, bellissimi e diversi che sfrecciano lungo le vie. Per non parlare poi del colore del mare cristallino e delle spiagge bianche di Cayo Largo o di Varadero o di qualsiasi isola cubana: paradisiache!
Le Casas particulares
Fiore all’occhiello di Cuba sono le Casas Particulares: interi appartamenti o semplici stanze che i residenti mettono a disposizione dei turisti. Questa alternativa al classico albergo è molto comune sull’isola, si possono trovare strutture a conduzione familiare in cui viene fornito un alloggio intero oppure camere private. Il tutto è controllato dal governo che riconosce agli abitanti una licenza per poter far questo. Un tempo non erano prenotabili, ma comunque individuabili da un cartello su cui c’era, e c’è ancora, la dicitura “Arrendador Divisa” appeso sulla porta. Ora, essendo il turismo sempre più in aumento, è possibile trovarle addirittura su airbnb, alcune di loro hanno anche un proprio sito web e altre sono di proprietà di associazioni e vengono pubblicizzate su opuscoli turistici.
In alta stagione pare convenga prenotare con anticipo mentre in bassa stagione, essendo l’isola molto meno affollata, si può anche decidere di tentar la sorte con il classico “toc toc” che si faceva un tempo quando non c’erano tutte le comodità che ora il web offre. Ma comunque, in qualsiasi paese si vada nel mondo, cosa c’è di meglio di alloggiare nell’abitazione di una persona del posto per “vivere” a pieno la cultura, le usanze e magari scoprire anche qualche curiosità?
Il Rum e i sigari cubani
Il Rum (o Ron come viene chiamato lì) mi è stato nominato solo da gli uomini, chissà perché!) ma la cosa strana è che nessuno, ma proprio nessuno, mi abbia nominato i sigari. E quando l’ho fatto notar loro, mi hanno risposto che lo davano per scontato perché il sigaro cubano è uno dei simboli dell’isola.
Già, e pare siano anche i più buoni al mondo e che gli artigiani li “compongano” per strada. E sapete una cosa? A Cuba ci sono le migliori piantagioni di tabacco del pianeta e i sigari inizialmente furono creati solo per essere destinati a grandi personaggi politici, per essere regalati a persone importanti e per il presidente Fidel. Ma poi, giustamente, avendo i cubani compreso il valore di questo oggetto, decisero di ampliare il mercato e, a mio parere, fecero decisamente un’ottima scelta.
La storia e la musica di Cuba
Potrebbe sembrar scontato, ma non lo è, nominare la storia cubana di Fidel Castro, Che Guevara e la rivoluzione. Come citare l’amore a prima vista di Hemingway per la bellezza di questo paese il giorno in cui arrivò a l’Avana e dove ora esistono dei tour tra luoghi che più frequentava, come ad esempio la Bodeguida del Medio, in cui su una parete Ernest ha appunto scritto: “mi mojito en la Bodeguita, mi daiquiri en el Floridita “.
Oppure la presenza di uno dei sistemi sanitari migliori al mondo, pensate che addirittura anni fa venivano organizzate visite guidate all’interno degli ospedali, una cosa che non si sente proprio tutti i giorni. E la musica cubana? Dal vivo nei locali o per strada, il suo ritmo trasmette un’immensa allegria a cui non puoi neanche provare a resistere: capita a me, in questo momento, mentre ascolto un cd dei Buena Vista Social Club e non riesco a stare ferma, figuriamoci come potrebbe essere possibile per le strade di Cuba!
Potrei star qui a scrivere ancora un sacco di cose ma per il momento mi fermo e ringrazio di cuore le persone che mi hanno dato una mano con questo articolo (e in particolare ringrazio Sara e Cristiano per le loro foto). Cuba era gia nella mia “to do list”, anche abbastanza in cima alla classifica, ma ora spero di perdermi il prima possibile nella coloratissima Trinidad, immergermi nella storia de L’Avana, fare l’alba a suon di balli cubani per poi rilassarmi sulle bellissime spiagge di Cayo Largo… Assaporando un bel sigaro cubano, perché si, io lo nomino eccome!!!