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Il matrimonio induista

2020: l’anno della pandemia, dello stare in casa e dei matrimoni annullati e posticipati. Ma a proposito di quest’ultimo argomento, perché non fare un salto fino in India per scoprire i loro particolari riti della cerimonia che tutte le donne, o quasi, sognano fin da bambine? Il matrimonio induista, uno dei più colorati del mondo, è una delle tappe fondamentali nella vita di ogni uomo indiano, celebrato con riti tradizionali più alcune differenze a seconda della cultura della regione di appartenenza, ma comunque affascinante in tutti i suoi aspetti.

L’evento non è solo l’unione della coppia ma anche delle loro famiglie: spesso sono matrimoni combinati a seconda delle caste di appartenenza e della dote che il padre della sposa mette a disposizione della famiglia dello sposo. Ed essendo proprio i genitori della sposa ad occuparsi della maggior parte delle spese del matrimonio, i figli maschi nelle famiglie sono molto più desiderati rispetto alle femmine. Ma comunque, quando si mette al mondo una donnina, non ci si può proprio tirare indietro! E quindi via a giorni e giorni di preparativi, rituali e festeggiamenti. Incominciamo?

La decisione della data e il fidanzamento

Per qualsiasi decisione importante che deve esser presa in India, ci si affida all’astrologia per chiedere il “suo parere”. Per loro le stelle sono fondamentali per qualsiasi evento rilevante, pensate che la decisione della data dell’indipendenza indiana, presa senza effettuare nessun consulto, risultò talmente nefasta agli occhi degli astrologi che dovettero anticiparla alla mezzanotte del giorno prima. E per il matrimonio induista le stelle hanno la stessa identica importanza ed è quindi necessario per loro ricercare il momento più propizio per la cerimonia, ovvero il Muhurta

Con le date di nascita degli sposi, gli astrologi calcolano la posizione dei pianeti e delle stelle e trovano il miglior momento per far si che si uniscano in matrimonio. E se non ci credete, provate a scrivere “Muhurta matrimony” su Google e vedete un po’ che viene fuori: siti di astrologia che offrono consulenza per matrimoni, con tanto di prezzo della seduta! E dopo la decisione della data, come in ogni parte del mondo, arriva il fidanzamento, con parenti stretti e amici, in cui i padri degli sposi annunciano il lieto evento e i due fidanzati si scambiano gli anelli in segno di promessa. 

La preparazione degli sposi e le tradizioni pre matrimoniali

La cerimonia Haldi

La cerimonia Haldi viene effettuata sia sullo sposo che sulla sposa, in luoghi separati. A volte viene effettuata la mattina del giorno delle nozze e a volte il giorno prima, dipende dalle proprie tradizioni. Questa cerimonia consiste nello spargere di olio, acqua e curcuma i due futuri consorti per benedirli e per idratarli.

Il Sangeet

Il Sangeet è il party pre matrimoniale che viene fatto tra le famiglie degli sposi. Letteralmente la parola significa “cantato insieme” ed effettivamente è proprio così, gli invitati preparano spesso vere e proprie esibizioni!

Il matrimonio induista: la preparazione della sposa

Il Mehndi

La preparazione della sposa inizia con il rito del Mehndi, ovvero l’applicazione dell’hennè sui suoi piedi e sulle sue mani, a cura delle amiche e della parte femminile della sua famiglia. Più scuro rimarrà il colore e più profondo sarà l’amore tra i due promessi, motivo per cui la futura sposa rimane ore e ore seduta, sia durante il lavoro delle amiche che dopo, per fare asciugare l’hennè nel miglior modo possibile. 

L’abito e gli ornamenti

L’abito della sposa, il lehenga, è sempre e comunque rosso, con ornamenti in altri colori a seconda della sua tradizione. Perché il rosso e non il bianco? Perché il rosso nella cultura indiana è il colore che simboleggia la prosperità e la fertilità. Colore però ovviamente vietato agli invitati, dato che è quello indossato dalla protagonista della festa e, piccolo fuori tema, agli ospiti è proibito anche il bianco, perché è il colore che viene indossato durante i funerali, e il nero che per gli indiani è di cattivo auspicio.

Il Solah Shringar comprende 16 ornamenti che la sposa deve indossare per mostrarsi stupenda agli occhi dello sposo. Vi faccio degli esempi per farvi comprendere meglio. Tra i più conosciuti, ritroviamo il Bindi, il famoso punto colorato che le donne indossano al centro della fronte, solitamente rosso il giorno del matrimonio. E poi c’è il famosissimo Kajal, che abbiamo anche noi, con cui si incorniciano sia la parte superiore che quella inferiore degli occhi, per renderli più attraenti e misteriosi. Il Nath, ovvero l’anello al naso, è portato alla narice sinistra dalle donne indù sposate, può esser piccino oppure grande quasi come un braccialetto e spesso viene legato ai capelli con una catenina che passa dietro l’orecchio. Poi ci sono gli orecchini, i bracciali, gli anelli, i fiori, le decorazioni per i capelli…

Il matrimonio induista: la preparazione dello sposo

Se la donna ha le amiche che le applicano il Mehndi, l’uomo ha i membri maschi della famiglia della sposa che vanno a casa sua per applicargli il Tilak, ovvero il segno sulla fronte. L’abito dello sposo si chiama Sherwani, ha colori neutri ed è composto da un paio di pantaloni e da una casacca a maniche lunghe. Sul capo indossa il Safa, che è il turbante matrimoniale, a cui a volte viene applicato il Sarpech, una sorta di piuma che viene messa davanti, nella parte centrale. E le scarpe, le Mojari, sono le tipiche calzature a punta come quelle di Aladdin: troppo belle!

Il giorno del matrimonio

Finalmente ci siamo, è giunto il giorno tanto atteso che inizia con una Puja a Ganesh, ovvero una cerimonia verso il dio degli inizi, della buona fortuna e della rimozione degli ostacoli. E poi c’è il Baraat: processione nuziale con canti e balli dello sposo e della sua famiglia. Appena lui si congiunge anche con i parenti della sposa, è il momento dell’entrata in scena della donna, e insieme inizieranno il rito dello Jaymala (o Varamala) in cui i due promessi si scambiano fiori e ghirlande, in segno del loro desiderio di sposarsi.

Il Mandap, il baldacchino costruito appositamente per il matrimonio, è il luogo in cui si effettua la cerimonia. Il padre della sposa concede la mano di lei al futuro sposo e il rito ha inizio. Lo sposo lega il mangala sultra, una collana con due pendenti d’oro, al collo della moglie e insieme eseguono il rito del Saptapadi: sette giri intorno al fuoco acceso al centro del Mandap in cui gli sposi si fanno a vicenda i loro voti.

A seguire c’è il Rajaham, dove gli sposi gettano nel fuoco il riso offerto dal fratello della sposa come buon auspicio e poi lo sposo applica il Sindoor sui capelli della sposa, una polvere rossa che sta a simboleggiare il nuovo status della donna. E poi la grande “doccia” di riso in cui gli sposi se lo gettano addosso felici, come simbolo di fertilità e prosperità. E siccome so che ve lo state chiedendo, il bacio finale no, nella tradizione induista purtroppo non c’è.

Le tradizioni post matrimoniali

Pensavate fosse finita qui? E invece no! Dopo la cerimonia c’è il furto di scarpe dello sposo da parte delle sorelle e delle cugine della sposa; il gioco che lega i loro polsi e insieme devono sciogliere i nodi o la cerimonia dove la sorella dello sposo non lascia entrare la nuova coppia in casa. E tante altre tradizioni ancora.

Ovviamente tutto accompagnato da tanto tanto cibo, musica, festa e felicità! Il sogno di ogni bambina in India non è solo un matrimonio: è una festa, uno spettacolo e un insieme di tradizioni per qualsiasi persona partecipi. Pensate che l’evento è così bello e coinvolgente che ci sono molte agenzie turistiche locali che organizzano anche dei tour! E indovinate qual’è il regalo preferito dagli sposi? Tutto il mondo è paese: la busta!!!

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