Gli azulejos portoghesi
Piastrelle colorate, ornamenti geometrici e disegni: gli azulejos portoghesi sono uno dei principali protagonisti di questo splendido paese. Ma quali sono le sue origini e la sua storia?
Le origini
La parola Azulejo deriva dall’arabo Al-Zuleika che significa “piccola pietra levigata”. Come la parola Alicatados, in Andalusia, che proviene anche lei dall’arabo al-qataa che sta però a significare “rivestimento piastrellato geometrico”. Ma che differenza c’è tra le due?
Partiamo dal principio, i musulmani utilizzavano queste piastrelle con disegni geometrici come ornamento decorativo di soffitti, pareti e pavimenti. Ed è proprio questo che avvenne poi anche in Andalusia, a seguito della loro invasione. E in Portogallo?
Nel 16esimo secolo il re portoghese Manuel I vide queste splendide piastrelle in Andalusia, se ne innamorò, e decise di portare questa usanza anche al suo paese. E con il tempo però il suo significato e le sue forme mutarono…
Gli azulejos portoghesi
Fu dal 17esimo secolo in avanti che la chiesa e la nobiltà iniziarono a commissionare la produzione di azulejos che servivano per comporre un intero disegno. Questo era il loro metodo di comunicare il loro messaggio, sia laico che profano, a tutto il popolo. E così il paese iniziò a riempirsi di dipinti su piastrelle in cui venivano illustrate scene di vita quotidiana, di lotta, di figure religiose o di importanti personaggi della storia del Portogallo.
Ed ecco qua la differenza. Colorati elementi geometrici decorativi sostituiti da vere e proprie illustrazioni. Non che in Portogallo non ci siano “mattonelle” simili a quelle dell’Andalusia anzi: gli arabi occuparono tutta la Penisola iberica e tramandarono ovunque le loro tradizioni. Ma ogni paese ha la sua storia, le sue particolarità e la sua cultura e quindi ogni cosa assume con il tempo l’impronta del luogo. E poi, che mondo sarebbe se fosse tutto uguale?