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Croissant e leggende

28 Marzo 2021

Croissant e leggende

Dimmi la verità: anche tu come me hai sempre pensato che il croissant, dato il suo nome, sia stato inventato in Francia, vero? E invece, signori e signore, non è così. Partiamo dalla forma a mezzaluna, una forma che ricorda una bandiera, ovvero quella della Turchia. Ma fuocherello, non è in questo stato che è nato l’alimento più famoso della nostra colazione.

L’origine del croissant

Per scoprirne l’origine dobbiamo dirigerci a Vienna nel lontano 1683. In quell’epoca l’Impero Ottomano, che al giorno d’oggi conosciamo come Turchia, decise di occupare la capitale austriaca. Le truppe scavarono delle gallerie sotterranee per poter sbucare direttamente nel cuore della città senza però tener conto di una cosa: i fornai che, da secoli, lavorano di notte. E furono proprio loro ad accorgersi che qualcosa non quadrava e a dare l’allarme. E quindi, sconfitti i turchi, proclamarono la libertà proprio inventando un dolce che avesse la forma del simbolo delle truppe sconfitte: la mezzaluna turca chiamato kipferl.

La diffusione

Il kipferl, che oggi è conosciuto come biscotto di frolla austriaco, è giunto in Italia come cornetto, grazie agli scambi commerciali del tempo con l’Austria. Sull’arrivo in Francia, invece, ci sono due versioni: la prima è che fu l’austriaca Maria Antonietta, che li adorava, a portare lì la tradizione dopo essersi sposata con re Luigi XVI. Ovviamente non li preparava lei e quindi i pasticcieri locali le “rubarono” la ricetta modificandola. La seconda, invece, è dovuta all’ufficiale austriaco August de Zong che si trasferì in Francia ed aprì la Boulangerie Viennoise, dove al famoso kipferl aggiunse del lievito e lo chiamò croissant, ovvero crescente, per via della lievitazione. Dove sarà la verità?

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