San Galgano e la spada nella roccia
Ti è mai capitato di entrare in una chiesa, ammirare le sue volte, alzare gli occhi e vedere il cielo come all’abbazia di San Galgano?
L’abbazia di San Galgano, in provincia di Siena, è una magnifica chiesa gotica senza tetto perché purtroppo nel corso degli anni è stata abbandonata al suo destino. Ora è ovviamente sconsacrata, ma la sua decadenza, il colore che assume con la luce del tramonto e il viale di cipressi che ti conducono a lei, la rendono un luogo davvero speciale.
Non è l’unica chiesa al mondo ad essere a “cielo aperto”, ce ne sono altre, ma l’Abbazia di San Galgano è famosa perché legata ad una leggenda, quella della spada nella roccia…
La storia di San Galgano
Galgano, un giovane ragazzo che amava vivere la sua vita, una notte in sogno ebbe una visione: l’Arcangelo Michele che lo invitava a diventare cavaliere. Lui non ci dette molto peso finché in un secondo sogno, sempre l’Arcangelo pare che l’abbia condotto a Montesiepi, nella zona in cui oggi vi si trovano l’Eremo di Montesiepi e l’Abbazia di San Galgano. Ma non solo, lui e i 12 apostoli gli dissero di costruire in quel luogo una casa in onore di Dio e di ritirarsi lì. Anche qui, non gli diede retta fino a quando il suo cavallo, a briglie sciolte, lo condusse per ben due volte nel punto apparso nella sua visione.
Fu così che Galgano si ritirò a vita eremitica e, in segno di rinuncia e conversione, conficcò la sua spada nella roccia. In seguito compì alcuni miracoli e, dopo la sua morte, fu proclamato santo e in suo onore furono costruite l’Eremo di Montesiepi, in cui ancora oggi è custodita la spada, e lì di fianco l’Abbazia di San Galgano.
E se la storia di re Artù fosse ispirata proprio a questo luogo e a questa leggenda? Beh, uno dei cavalieri della tavola rotonda si chiama Galvano. Sarà solo una coincidenza? Chissà…
Video: L’abbazia di San Galgano