Giappone: pillole di shintoismo
Spesso dalle religioni si scopre molto della cultura del luogo. Oppure, tramite le loro dottrine e le loro leggende, si comprendono alcuni simboli o alcuni ideali di quel popolo che prima erano sconosciuti. Come nel caso dello shintoismo in Giappone…
Lo shintoismo o shintoi è la religione più antica del Giappone: non c’è un fondatore, i testi scritti sono stati prodotti in seguito alla sua nascita come raccolta del sapere tramandato oralmente.
Il suo nome letteralmente significa “la via degli dei”, dove shin sta per “divinità” e toi significa “la via”: una religione politeista, la cui dottrina principale è che tutto ciò che esiste, dalla natura all’essere umano, è una manifestazione del divino. E chi creò il Giappone discese dal cielo proprio con questo scopo…
Le origini del mito shintoista
La mitologia shintoista narra che il mondo è nato da una coppia divina, Izanagi e Izanami, discesi dal cielo per creare il Giappone e tutto il resto del mondo. Ma anche per creare i primi dei, chiamati Kami, da cui nacquero con il tempo tutti gli altri.
Una delle prime divinità create fu la dea del Sole Amaterasu che mandò sulla Terra suo nipote che mise al mondo il primo Imperatore del Giappone, Jimmu: ecco perché tutti gli Imperatori della storia del paese hanno per il popolo un’origine divina.
E ora vi starete chiedendo: ma quindi se Kami significa dei, Kamikaze deriva da lì? Si, esatto, perchè nel corso dei secoli lo shintoismo si legò sempre di più alla coscienza nazionale e alla difesa del paese. La parola stessa significa “vento divino” e per i piloti suicidi dello scorso secolo essere un Kamikaze significava diventare loro stessi degli dei in seguito al loro gesto.
I simboli dello shintoismo
Tornando a cose più leggere rispetto all’ultimo argomento, quali sono i simboli più famosi dello shintoismo?
Il più famoso che sicuramente vi sarà capitato davanti agli occhi milioni di volte, in Giappone come davanti alla televisione, è il Torii: due pilastri sormontati da due travi orizzontali, solitamente di colore rosso, che segnalano l’ingresso ad un luogo sacro., un tempio, un prato o anche una spiaggia.
E il gattino portafortuna? Non ditemi che anche solo nei cartoni animati non l’avete visto un sacco di volte! Il Maneki Neko è un gattino con la zampa alzata che invita l’arrivo della buona sorte e della fortuna.
Famose anche le tavolette di legno, gli Ema, su cui i giapponesi scrivono le loro preghiere e i loro desideri agli dei e li appendono nei templi con la speranza che esaudiscano i loro sogni.
Non so a voi ma a me è venuta una voglia pazzesca di riguardarmi tutto Kiss me Licia e Sailor Moon… si potrà accedere a questo genere di contenuti anche se si è over 30?