I Mariachi messicani
Il Mariachi oppure i Mariachi o la Mariachi, non c’è un articolo corretto perché significa tutto: il musicista, il gruppo e la musica tradizionale messicana!
Dimmi la verità, sentendo il suo suono la prima cosa che ti viene in mente è Speedy Gonzales, vero? Il topo più veloce del Messico, con tanto di sombrero e accento del luogo! Ma dov’è nata questa tradizione? E qual è la sua storia?
Le origini dei Mariachi
Il Mariachi è nato nello stato del Jalisco, in Messico. Figlio di diverse culture di cui se ne possono delineare tre tra le maggiori: indigena, per gli abitanti originari della zona; spagnola a causa della colonizzazione europea e infine africana, portata dalla schiavitù.
L’origine del nome non è chiara, c’è chi sostiene che Mariachi derivi dal francese marriage, dato che questa musica veniva suonata a eventi e feste. Ma perché dal francese se i colonizzatori del Messico erano spagnoli? Ed infatti, la seconda versione molto più plausibile, è che il nome derivi da uno dei dialetti indigeni. Ma la verità non si potrà mai scoprire: la tradizione dei Mariachi è completamente orale, tramandata di generazione in generazione!
E se all’inizio i musicisti suonavano vestiti con pantaloni e camicie bianche di cotone, ovvero il loro abito da contadini, oggi li ritroviamo a concerti, per le strade e in tv con indosso il tipico abbigliamento messicano: el charro! Sombrero, cravatta a fiocco e tanti tanti bottoni a decorazione di giacche e pantaloni!
Una musica che è in continua evoluzione, come ad esempio gli strumenti stessi nel tempo sono cambiati: all’inizio erano solo a corda e invece oggi tra i protagonisti della banda troviamo anche la tromba. E anche il numero dei musicisti è cresciuto rispetto al passato come anche la notorietà di molti gruppi di Mariachi in tutto il mondo. E infine l’Unesco l’ha inserita tra i patrimoni dell’umanità essendo una profonda tradizione messicana, O pensavate fosse davvero solo la musica di Speedy Gonzales? Arriba arriba, andale, arriba!!!