La Pop Art
Se vi nominassi la banana dell’album dei Velvet Underground, cosa vi verrebbe in mente? Beh, a me sicuramente Andy Warhol e la Pop Art!
Cos’è la Pop Art?
La Pop Art, abbreviazione di Popular Art, nasce in Inghilterra a metà degli anni ’50. Siamo nel periodo del secondo dopoguerra, boom economico e momento di rinascita.
La società era in quel tempo (e non solo in quel tempo ahimè) orientata alla continua produzione, al consumo di massa e all’acquisto perenne di beni, utili e inutili. E gli artisti con le loro opere, durante quell’epoca, criticavano e/o documentavano proprio questo: il cambiamento dei valori nella cultura popolare sempre più diretta verso il consumismo, il voler apparire e il cercare di imitare le star del momento.
La Pop Art americana
Ancora più critica rispetto a quella inglese, la Pop Art americana inserisce all’interno delle opere oggetti e beni prodotti per la società di massa: e qui arriviamo a Andy Warhol. Ma non solo cibi e bevande, anche il linguaggio pubblicitario e i fumetti furono protagonisti con il secondo esponente più famoso di quest’arte, ovvero Roy Lichtenstein.
Andy Warhol
Il ritratto della società attraverso i beni che essa consuma è il filone principale delle sue opere. Da Hollywood, alla zuppa Campbells, al detersivo Brillo, Andy descrive l’epoca del boom economico attraverso i miti della società di massa, abbandonando molto presto l’uso del pennello per passare alle stampe serigrafiche, molto più comode per produrre le opere in serie.
Roy Lichtenstein
Il linguaggio dei fumetti e la pubblicità sono i protagonisti dei quadri di Roy che, a differenza di Andy, produsse sempre tutto a mano. Wow! Boom! Cool! Sono solo esempi delle tante tipiche vignette presenti nei fumetti. Ma non solo, avete presente i puntini dello sfondo in molte delle opere più famose della Pop Art? È il puntino Ben Day utilizzato molto spesso da Roy nei suoi quadri, sempre tutto rigorosamente a mano aiutandosi con degli stencil (anche perché senza, fidatevi, è difficilissimo!)
Per me, basta che ci siano milioni colori, ed è subito Wow! E per voi invece? Team Andy o Roy?