Santiago de Compostela
Santiago de Compostela: meta finale del Cammino più famoso del mondo. E perché? Qual è la sua storia? E deve davvero esser considerata solo come traguardo di un percorso?
Santiago non è solo meta del cammino. Santiago non è solo la destinazione finale. E Santiago non merita solo qualche ora prima di rientrare. Già solo per la sua storia, che sia vera o solo leggenda, si merita molto di più.
La storia di Santiago de Compostela
La città è dedicata a San Giacomo il Maggiore, uno dei dodici apostoli di Gesù. E da dove deriva il nome Santiago de Compostela? È perché è tutto dedicato a lui? Ora ve lo racconto. All’Apostolo Giacomo, appartenendo al gruppo della Chiesa primitiva di Gerusalemme, come zona di evangelizzazione gli venne affidata la regione spagnola. Giacomo fece il suo lavoro ma poi dovette rientrare alla base per assistere la Vergine Maria fino al momento della sua morte. E fu proprio lì, nel 44, che venne torturato e decapitato. I suoi discepoli però, riuscirono a recuperare sia il corpo che la testa, e lo portarono con una barca fino in Galizia.
Ma soltanto nell’anno 830, l’eremita Pelagio o Paio, vide delle strane luci a forma di stella proiettate sul monte di Libredon. Corse subito dal vescovo Teodomiro a raccontar la cosa cosicché tornarono in quel luogo. E lì trovarono un monumento funerario contenente 3 corpi e su cui c’era scritto “Qui giace Iacobus, figlio di Zebedeo e Salomè”. Un corpo con la testa mozzata che era quello di Iacobus, ovvero San Giacomo in latino abbreviato anche Iaco o Iago (e da qui il nome Santiago, Santus Iacobus), mentre gli altri due corpi erano quelli dei suoi discepoli, Teodoro e Attanasio.
Questo luogo da quel momento prese il nome di Campus Stellae, il campo delle stelle abbreviato in Compostela, e qui il re Alfonso II ordinò la costruzione di un tempio in suo onore. Tempio che poi verrà ampliato nel corso dei secoli e che diverrà poi la Cattedrale. E nel corso dei secoli nacquero anche tutta una serie di cammini per il pellegrinaggio giacobeo, dapprima solo dalla Spagna e in seguito da tutta l’Europa occidentale, il cui simbolo principale è la Conchiglia di Santiago. E perché la conchiglia?
La conchiglia di Santiago
Quante domande eh? Per questo per me Santiago non andrebbe considerata solamente come meta finale di un cammino. I primi pellegrini, dopo esser giunti a Santiago, proseguivano il loro cammino fino a Finisterre, il famosissimo km 0 sulla costa galiziana. Lì si spogliavano, si lavavano e raccoglievano una conchiglia da cucire ai propri abiti, come prova del loro pellegrinaggio avvenuto. Un’altra leggenda invece dice che il sarcofago di Santiago fosse ricoperto di conchiglie al momento del ritrovamento. Ma qualunque sia la verità la conchiglia rimane e rimarrà per sempre il simbolo del Cammino.
E l’energia che si respira nella città di Santiago de Compostela è qualcosa di indescrivibile. Ma ve ne parlerò ancora e di più, prossimamente…
Video: Santiago de Compostela