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In giro per l'Europa Turchia

3 giorni (e mezzo) a Istanbul

10 Dicembre 2022

3 giorni (e mezzo) a Istanbul

Istanbul: un mix tra Oriente e Occidente, un crocevia di persone, una città magica, dai mille volti. 3 giorni (e mezzo) a disposizione e talmente tante cose da scoprire per cui non basterà né così poco tempo (quindi tornerò!) né tanto meno un’unica pillola. Iniziamo?

La mia prima volta ad Istanbul, consapevole già prima di partire che ci sarei tornata perché tre giorni e mezzo non bastano da dedicare ad una città così. E perchè prima di vederla ero già sicura che non sarebbe stata l’unica volta? Istanbul, Costantinopoli, Bisanzio: è stata il centro dell’Impero Bizantino, la capitale d’Oriente di quello Romano e il fulcro dell’Impero Ottomano. Per non parlare di tutti gli altri popoli che sono transitati da qui: greci, persiani, assiri… E dulcis in fundo, ovviamente, i turchi. Tantissimi scrittori l’hanno lodata nel corso degli anni: Edmondo de Amicis, Corrado Augias, George Simenon, Orhan Pamuk, Elif Shafak, e chissà quanti altri che non ho ancora avuto modo di scoprire. E io non vedevo l’ora di aver la possibilità di vederla!

Pillole di storia

Anche se molto schematicamente ma è giusto far una panoramica sulla storia di una delle città più antiche del mondo. Il suo primo nome, ovvero Bisanzio, deriva da una leggenda: nella mitologia greca Byzas, figlio di Poseidone, per sceglier dove far sorgere la sua città, andò a consultare l’Oracolo di Delfi, proprio come ho fatto io! A me non ha rivelato niente di che ma sapete invece a lui cosa disse? Di fare “il contrario del cieco”. E Byzas lo tradusse così: bisognava far sorgere la città sull’altura del Corno d’Oro, ovvero il luogo di cui i greci non erano riusciti a vedere l’immenso valore commerciale dovuto alla sua posizione strategica tra due mari.

Anche se in realtà la storia racconta che furono proprio i greci a fondar Bisanzio. E dopo i greci arrivarono i persiani. Poi dopo i persiani fu il turno di Costantino e dei romani, momento in cui la città diventò la nuova Roma, ovvero la capitale dell’Impero Romano d’Oriente: Costantinopoli. E poi arrivarono i Turchi Ottomani e Istanbul divento’ la capitale del loro impero. Ma dopo la Prima Guerra Mondiale la città, e tutto lo stato, divenne Repubblica e con Ataturk il paese cambiò completamente: mise in atto moltissime riforme per modernizzare la Turchia, come ad esempio laicizzare lo stato e introdurre l’alfabeto latino. 

Una città abitata da numerosissime etnie, una serie di conquiste nel corso dei secoli che hanno portato Istanbul ad avere, ancora tutt’oggi, moltissime influenze, basti pensare anche solo a quelle religiose: dal Cristianesimo dell’Impero Romano all’Islamismo di quello Ottomano. Ma gente da ogni dove è immigrata in questa città, greci, italiani, bulgari, armeni e anche ebrei sefarditi: si perché Istanbul ne ha accolti tantissimi nel periodo in cui venivano perseguitati in Spagna. E quindi, in questa meraviglia, è possibile visitare moschee, chiese, chiese diventate moschee, sinagoghe, chiese armene e bulgare: e già solo per questo è una destinazione che merita tantissimo.

Donne In Giro Marilena Pepe Istanbul

Istanbul: informazioni pratiche

Il 97% della Turchia è situato sul continente asiatico e solo il 3% su quello europeo. E lo sapete che Istanbul è l’unica città a sorgere su entrambi i continenti? Il Bosforo, ovvero lo stretto che collega il Mar Nero con il Mar di Marmara, divide la Istanbul europea da quella asiatica. E il Corno d’Oro, l’estuario naturale che si trova nella parte europea della città, divide la parte antica da quella moderna. Ma io, all’interno del mio blog, ho scelto di metterla nella parte dedicata all’Europa: perché per andare a Istanbul basta la carta d’identità valida per l’espatrio!

Spostarsi da una parte all’altra non è difficile, il sistema dei trasporti della città è molto organizzato. Metro, bus, tram, traghetti, tutti utilizzabili con la Istanbulkart. E cos’è? E’ la tessera dei trasporti con la quale è possibile salire su qualsiasi cosa, si acquista alle macchinette gialle presenti alle stazioni e alle fermate e sempre lì si ricarica: ogni volta che la “bippate” per prendere un mezzo, lo schermo mostra sia il costo della tratta che il credito residuo.

Inoltre la città è talmente grande da aver ben due aeroporti: Sabiha Gokcen la cui sigla è SAW e si trova a sud di Istanbul, e il nuovo aeroporto di Istanbul, ovvero IST, situato a nord. Io sono arrivata al nuovo aeroporto, ho trovato voli migliori, ed ero curiosissima di arrivare al secondo aeroporto più grande del mondo! Ma ora… Iniziamo!

Il Ponte e la Torre di Galata

Happy birthday to me! Eh si, sono proprio partita il giorno del mio 37esimo compleanno: adoro viaggiare quando invecchio! E giunta all’aeroporto di Istanbul intorno a mezzogiorno, con transfer verso l’albergo prenotato già da casa, faccio il check in, lascio lo zaino e via, alla scoperta della città e di tutto ciò che sognavo da anni: case, mercati, moschee, minareti che svettano verso il cielo, il Bosforo… Che emozione!

Come zona per la nanna ho scelto Sultanahmet: la prima volta ho preferito dedicarla alla parte vecchia di Istanbul. E quindi, visto che alla visita della zona avrei avuto bisogno di almeno una giornata intera, la prima meta è stato il ponte di Galata. Uh i pescatori affacciati sul Bosforo con le loro canne da pesca, su quanti libri li ho letti! E, camminando sul ponte, credo anche di averli fotografati tutti!

E giunta poi dall’altro lato della città mi sono diretta subito alla Torre di Galata, uno dei simboli della città e dello skyline della Istanbul europea moderna. Gli avvisi e le raccomandazioni prima di partire verso una meta così turistica sono state tantissime, come ad esempio: preparati alla super coda per salire sulla torre! Ci credereste se vi dicessi che come sono arrivata, sono entrata, ho fatto il biglietto e sono salita? Certo, era metà pomeriggio e non orario del tramonto. E soprattutto non trovar coda è uno dei pro di Istanbul in autunno/inverno. Ma io ero super felice! E che vista da lassù, tutta la città! E sapete che la Torre di Galata è stata costruita dai genovesi che nel passato occuparono l’omonimo quartiere? Ma io quante volte ve l’ho detto che noi siamo il popolo più emigrato nella storia?

Il Pera Palace

E dopo aver respirato un po’ di Istanbul dall’alto, mi sono recata al Pera Palace: l’albergo che un tempo era dedicato ai passeggeri dell’Orient Express che arrivavano ad Istanbul. E perché andavano a dormire proprio lì? Perché la compagnia dell’Orient Express era proprietaria anche di quell’immobile. E così, molto velocemente, tirarono su questo hotel che già all’epoca aveva tutti i confort. E inoltre, al suo interno, venne installato il primo ascensore della città, secondo in Europa solo a quello della Tour Eiffel. Nomi da brividi hanno soggiornato qui: Hemingway, Greta Garbo, Alfred Hitchcock, Agatha Christie… E a proposito di quest’ultima pare che “Assassinio sull’Orient Express” l’abbia scritto proprio all’interno della sua camera al Pera Palace: si era talmente innamorata della città che la sua ispirazione arrivò alle stelle!

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Il Pera Palace

Ma dopo tutte queste emozioni era giunto il momento di andar a cercare cibo. Ma cosa mangio la sera del mio compleanno? Beh, magari una delle cose che mi avevano consigliato prima di partire: il panino con lo sgombro e le cipolle ad Eminonu. E così, dal Pera Palace, mi avvio verso il ponte pensando a questo panino e a dove trovarlo, arrivo ad Eminonu, giro l’angolo e… Mi assalgono in cinque: “Fish? Fish? Fish?”. Io sbalordita subito non avevo capito, poi ho girato lo sguardo, ho visto le barche e la griglia, e ho compreso che i panini li avevo decisamente trovati: praticamente ad Istanbul se desideri una cosa basta pensarla intensamente che subito te la propongono!

P.s: E i giorni successivi cosa ho fatto? Scoprilo qui e buona lettura!

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