Jaipur e Jodhpur
Jaipur e Jodhpur sono due città situate nella regione del Rajasthan in India. Il loro nome è simile e sono entrambe colorate, ma una è rosa e l’altra e blu. E volete saperne di più?
Jodhpur, la città blu
Jodhpur, è la seconda città più grande del Rajasthan ed è famosissima per il suo colore blu: case, fortezze e palazzi sono tutti dipinti così. In passato il blu era il colore con cui venivano rappresentate le case dei Bramini, la prima delle caste indiane composta dai sacerdoti. Ora la città è rimasta blu anche perché, come già noto per Chefchaouen in Marocco, questo è il colore che tiene lontane mosche e zanzare. La sua città vecchia ha la particolarità di essere racchiusa dentro mura cittadine, al cui interno si intersecano stretti vicoli pieni di bazar.
Il forte Mehrangarh è il simbolo della città e la domina dall’alto della collina. Costruito con il materiale proveniente dalla roccia sottostante, lo fa sembrare un tutt’uno con la natura del luogo, come se fosse sempre esistito. E dall’alto delle sue mura, la visione dell’intera città blu è splendida. Non credete che nonostante Jodhpur sia di solito esclusa dai soliti itinerari turistici del Rajasthan, non meriti comunque una visita?
Jaipur, la città rosa
Jaipur, famosissima città del Rajasthan, è conosciuta come la città rosa dell’India, perché lì tutto è dipinto così. Ma in questo caso, la decisione sul colore non ha alcun riferimento con le caste, anzi: nel 1800 il maharaja Ram Singh ordinò che tutti gli edifici del centro fossero dipinti di rosa salmone in onore della visita del Principe del Galles. Il rosa simboleggia accoglienza e ospitalità e la città rimase così anche dopo perché la moglie preferita del maharaja si era talmente tanto innamorata di quel colore che fece emanare una legge dal marito che vietava alla città di Jaipur colori diversi da quello.
Hawa Mahal, il palazzo dei venti, è il simbolo della città ed è stato costruito come estensione del Royal City Palace per ospitare le camere delle donne. La sua struttura piramidale rappresenta la corona del dio indù Krishna e la sua stupenda facciata ricorda molto un alveare. La funzione principale di questo palazzo era di permettere alle donne di osservare la vita quotidiana della città senza che nessuno da fuori potesse vederle. Questo “isolamento” della donna ha un nome che è purdaj, e ha origine sia nella cultura musulmana che in quella indù, e in pratica vieta alle donne di farsi vedere da altri uomini a meno che non siano legati a loro: per questo le finestre dell Hawa Mahal sono state così costruite. Città turistica? Si parecchio. Merita comunque una visita tra la folla? Si, decisamente si. 🙂