Il mercato delle streghe a La Paz, in Bolivia
Ma secondo voi, dove li ha acquistati Grimilde gli ingredienti per avvelenare la mela di Biancaneve? E Ursula per trasformare Ariel in un’umana e rubarle poi la voce? Io un’idea ce l’ho: al mercato delle streghe di La Paz!
La Paz, oltre ad esser conosciuta per essere la città più alta del mondo, è anche famosa per i suoi mercati strani e colorati, tra cui troviamo El Mercado de las Brujas, ovvero il Mercato delle streghe.
Cosa si trova al mercato delle streghe?
Amuleti, pietre magiche, talismani e erbe miracolose affollano i negozi del mercato. Sciamani e streghe predicono il futuro e tolgono il malocchio. E poi ci sono i feti di lama che vengono utilizzati sia per la cerimonia in onore della Pachamama, ovvero Madre Terra, che come portafortuna. Si avete capito proprio bene. Ma verso questo animale non viene compiuta nessuna crudeltà: si tratta dei piccoli lama sfortunati che non ce l’hanno fatta a nascere. Ma da quale popolo derivano queste credenze?
Gli Aymara
Gli Aymara sono un popolo originario dell’altopiano andino, nato intorno al Lago Titicaca e ora diviso tra Perù, Bolivia occidentale, nord del Cile e Argentina. La loro vita è sempre stata basata su agricoltura, allevamento e ad una grande devozione verso la Pachamama. Dopo la colonizzazione spagnola, anche loro come tutti i popoli dell’America Latina vennero costretti al cattolicesimo. Ma gli Aymara, nonostante la loro conversione, mantennero anche le loro credenze originali verso la Madre Terra e gli sciamani, a cui tutt’oggi continuano a rivolgersi in caso di bisogno.
Ed ecco come mai, nel ventunesimo secolo, il mercato delle streghe continua ad esistere e soprattutto ad esser quotidianamente popolato dagli abitanti della Bolivia che lì acquistano ogni ingrediente necessario alle loro pozioni e chiedono aiuto a streghe e sciamani.
Un pò superstiziosa lo sono sempre stata, dal toccare ferro, al non mettere banconote sul tavolo, al mettere le mutandine rosse a capodanno! E a dire la verità, credo anche a questo, in fondo non c’è scritto da nessuna parte cosa è giusto e cosa è sbagliato, no? E poi che mondo sarebbe se tutti credessimo alle stesse cose?