Le work songs e i canti Spirituals
Vi ricordate quando vi ho parlato del Candomblé, ovvero la religione nata in Brasile dalla fusione delle tradizioni degli schiavi africani con il cattolicesimo? Beh, più o meno, la stessa cosa è accaduta negli Stati Uniti con le Work Songs e gli Spirituals: e ciò che è derivato da questi canti è diventato poi famoso in tutto il mondo…
Siamo ai tempi della schiavitù, della deportazione di africani e delle piantagioni di cotone degli Stati Uniti. Gli schiavi venivano obbligati a lavorare in condizioni pessime… ma cosa facevano loro mentre venivano costretti a fare lavori faticosissimi? Cantavano. Ma non perché fossero felici, anzi. Lo facevano per tenersi compagnia narrando storie, per scandire i tempi, per dar ritmo al loro lavoro. E queste canzoni erano conosciute come le work songs.
Dalle work songs agli Spirituals
Ciò che accadde in America Latina accadde anche nel Nord, seppure in maniera diversa. Gli schiavi a quel tempo vennero obbligati a convertirsi al cattolicesimo, per volere dei loro padroni. E per quali ragioni? Per due fondamentali: la prima era perché così il predicatore della domenica avrebbe potuto fornir loro dei motivi “religiosi” per cui dovevano servire i loro padroni; e il secondo per insegnargli che strumenti come il banjo o il violino, che loro utilizzavano molto, o tutti i balli e la musica che facevano parte della cultura africana, fossero strumenti del demonio.
E quindi cosa accadde? Che i neri si ritrovavano di sera, di nascosto, per cantare. Non le work songs come di giorno nei campi, ma gli Spirituals: canti derivanti dalla Bibbia, dalla venerazione di Gesù e dalla speranza di un futuro migliore, con ritmi e suoni completamente africani.
Quando poi finalmente la schiavitù venne abolita, qualcuno si rese conto che forse era il caso di iniziare a commercializzare gli Spirituals. E indovinate un po’ cosa nacque a questo punto della storia, e quindi agli inizi del 1900? Il canto del Vangelo, più comunemente conosciuto come il famosissimo Gospel! Ma non solo: il blues e il jazz dove li mettiamo?! E chi mi segue sui social sa perfettamente quali potrebbero essere le prossime pillole e i prossimi brani.. Stay tuned (anche se ci vorrà un pò!)